Antiparassitari ad uso interno

Parassiti intestinali del cane e del gatto: quando e come usare gli antiparassitari ad uso interno

Cani e gatti sono frequentemente colpiti da forme di parassitosi intestinale più o meno gravi che si possono trasmettere anche all’uomo. Grazie all’applicazione di misure adeguate, il rischio di patologie e trasmissioni parassitarie tra animali ed essere umano può essere minimizzato.

I parassiti intestinali del cane e del gatto comprendono i vermi e i protozoi.

I vermi intestinali del cane e del gatto

I vermi intestinali del cane e del gatto si distinguono a seconda della loro forma in vermi tondi o nematodi (ascaridi, tricocefali e anchilostomi) e vermi piatti o cestodi (Echinococcus granulosus, Dipylidium caninum e Taenie spp.).

vermi cane - Teknofarma

Vermi tondi (nematodi)

Ascaridi

Gli ascaridi (Toxocara spp.) sono vermi tondi simili a degli spaghetti che si localizzano nell’intestino tenue del cane e del gatto. Allo stadio adulto possono raggiungere grandi dimensioni (10-15 cm di lunghezza).

Tricocefali

I tricocefali sono vermi tondi che possono infestare l’intestino crasso del cane. Per debellarli, è necessario utilizzare un vermifugo per cani attivo nei confronti di questi parassiti e procedere a sverminazioni ripetute poiché i tricocefali sono fortemente infestanti e resistenti.

Anchilostomi

Gli anchilostomi sono vermi tondi che si localizzano nell’intestino tenue del cane e del gatto, aderendo alla mucosa dell’ospite con il loro apparato buccale e danneggiandone la superficie per ottenere sostanze nutritive. Negli ambienti fortemente infestati, gli animali possono necessitare di trattamenti regolari con farmaci antielmintici attivi nei confronti di questi parassiti.

Vermi piatti (cestodi)

Echinococcus granulosus

Echinococcus granulosus è un piccolo verme piatto che si localizza nell’intestino tenue del cane. Molto difficilmente i cani infestati presentano segni clinici, tuttavia è molto importante il controllo di questo parassita poiché può essere causa di una grave zoonosi (idatidosi cistica).

Dipylidium caninum

Dipylidium caninum è un verme piatto del cane e del gatto che ha, come ospite intermedio, la pulce  o il pidocchio masticatore del cane. Cani e gatti si infestano attraverso l’ingestione accidentale di questi insetti infestati. Per questo motivo, ai fini della prevenzione, è necessario adottare una corretta profilassi contro pulci e pidocchi.

Taenia spp.

Il genere Taenia spp. comprende diverse specie di tenia del cane e del gatto che possono infestarsi a seguito dell’ingestione di tessuti o visceri di ospiti intermedi infestati (ad esempio roditori, conigli, ovini, caprini).

Per maggiori informazioni consulta le pagine sulla infestazione da vermi tondi  e da vermi piatti  nel cane e nel gatto.

Come si eliminano i vermi intestinali?

Trattamento dei vermi tondi

Per il trattamento dei vermi tondi si possono usare diverse categorie di principi attivi, spesso in associazione tra di loro. I più utilizzati sono i benzimidazolici, di cui fanno parte Mebendazolo, Fenbendazolo, Flubendazolo, e i probenzimidazolici, di cui fa parte il Febantel.

ll principale meccanismo d’azione di questi principi attivi consiste nel legame con la tubulina, proteina del citoscheletro del nematode, che impedisce la successiva polimerizzazione nella fase di assemblaggio dei microtubuli e quindi la divisione cellulare. Inoltre, inibiscono la fumarato reduttasi, un enzima essenziale nei processi metabolici utilizzati a scopo energetico dai parassiti. Grazie a questo doppio meccanismo d’azione, i principi attivi benzimidazolici e probenzimidazolici conducono il parassita verso una morte certa.

vermifugo cani - Teknofarma

Il Mebendazolo, in particolare, consente l’eliminazione dei nematodi in un periodo di 2-3 giorni dopo somministrazione, mentre l’eliminazione dei cestodi è in genere più lenta. Poiché è caratterizzato da un ampio margine di sicurezza, se utilizzato correttamente, il Mebendazolo provoca raramente effetti collaterali.

Un altro antielmintico, utilizzato spesso in associazione con altri principi attivi, è il Pirantel, un derivato della pirimidina con attività nicotino-simile e inibente la colinesterasi, che agisce causando paralisi e morte dei parassiti.

Altri principi attivi che possiedono attività antielmintica contro uno o più vermi tondi sono Emodepside, Milbemicina, Moxidectina, Piperazina e Selamectina.

Trattamento dei vermi piatti

Per il trattamento di tutti i vermi piatti, il principio attivo più utilizzato in Italia è il Praziquantel.

Il Praziquantel agisce causando un’alterazione nella permeabilità di membrana del parassita con conseguente paralisi generalizzata e morte. In seguito alla somministrazione orale, viene rapidamente assorbito a livello gastrointestinale  e si distribuisce uniformemente in tutti i tessuti.

Anche il Praziquantel è caratterizzato da un ampio margine di sicurezza.

Nei farmaci antielmintici per cane e per gatto il Praziquantel è di solito associato ad un principio attivo contro i vermi tondi, come il Mebendazolo. L’associazione delle due sostanze consente di ottenere uno spettro di azione praticamente esteso a tutti i nematodi e cestodi che parassitano l’apparato digerente di queste specie.

vermi gatto scaled - Teknofarma

Coccidiosi del cane e del gatto

La coccidiosi del cane e del gatto è una patologia intestinale piuttosto insidiosa causata dai coccidi, microscopici protozoi che si localizzano nell’intestino, invadendo e distruggendo gli enterociti.

Per maggiori informazioni consultare la pagina sulla coccidiosi nel cane e nel gatto.

La terapia contro i coccidi del cane e del gatto può essere effettuata con diversi farmaci anticoccidici ad uso veterinario.

Tra questi figura la Clortetraciclina, un antibiotico appartenente alla classe delle tetracicline ad azione batteriostatica oltre che anticoccidica.

La Clortetraciclina sembra agire alterando il genoma contenuto in particolari organuli intracellulari deputati alla sintesi proteica, alla crescita e alla sopravvivenza del protozoo.

In seguito alla somministrazione orale in dose anticoccidica, la Clortetraciclina viene scarsamente assorbita a livello intestinale e produce effetti sistemici trascurabili, pertanto gli effetti collaterali sono minimi.

Un altro principio attivo utilizzato per il trattamento della coccidiosi è il Toltrazuril, il cui meccanismo d’azione è principalmente legato all’interferenza sull’attività mitocondriale in tutte le fasi di sviluppo intracellulare del parassita.

In commercio il Toltrazuril è disponibile come farmaco ad uso veterinario in associazione con l’Emodepside, un antielmentico attivo nei confronti dei nematodi Toxocara cati, Toxascaris leonina e Ancylostoma tubaeforme. Questo farmaco è registrato per l’utilizzo solo nel cane e non è raccomandato nei cani Collie e razze correlate e in generale nei soggetti portatori o sospetti tali di mutazione del gene MDR1, a causa della ridotta tolleranza al prodotto.

Riassumendo, il trattamento e la prevenzione dei parassiti intestinali del cane e del gatto sono fondamentali non solo per limitare il rischio di sviluppare patologie debilitanti in questi animali, ma anche per scongiurare il pericolo di trasmissione all’uomo. Per questo motivo, l’ESCAPP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) ha sviluppato linee guida basate su informazioni scientifiche aggiornate e infografiche disponibili sul sito www.escapp.org e liberamente consultabili da tutti, medici veterinari e proprietari di animali.

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