Anche i gatti, come i cani, possono essere infestati da zecche. Oltre all’utilizzo di uno specifico antiparassitario, è importante sapere come togliere le zecche ai gatti correttamente, senza rischi per l’animale.
Le zecche dei gatti: come riconoscerle
Le zecche sono parassiti esterni che possono infestare cane, gatto, altre specie animali e uomo.
Le circa 900 specie conosciute appartengono a due famiglie principali: le zecche dure (Ixodidae) e le zecche molli (Argasidae).
Per maggiori informazioni su questi parassiti consulta la pagina “Le zecche dei cani e dei gatti: ospiti pericolosi oltre che fastidiosi”.
Questi parassiti svolgono gran parte del loro ciclo vitale nell’ambiente e salgono sull’animale per compiere il cosiddetto “pasto di sangue”, cioè per nutrirsi.
Gli animali possono essere esposti alle zecche nei giardini, nei prati, nei boschi, nei parchi.
Quando le zecche sono adulte sono facilmente riconoscibili, soprattutto dopo che hanno succhiato il sangue dell’ospite perché si presentano rotondeggianti e di dimensioni che possono anche arrivare al centimetro.
Molto più difficile è riconoscere questi parassiti allo stadio larvale perché, essendo di piccole dimensioni, tendono a mimetizzarsi nel pelo.
Dove si attaccano principalmente le zecche sui gatti?
Solitamente, sia nel cane sia nel gatto, le zecche tendono ad attaccarsi in zone del corpo glabre o dove il pelo è più diradato come le orecchie, l’inguine, le ascelle, l’addome e le zampe.
Dunque, è bene controllare frequentemente gli animali che hanno accesso all’esterno (soprattutto nella stagione primaverile-estiva) esaminandoli con cura, soprattutto a livello di queste parti del corpo maggiormente esposte.
Quali sintomi causa la presenza di zecche nei gatti?
Il sintomo più frequentemente osservato sia nel cane sia nel gatto che fa sospettare la presenza di una zecca è il prurito localizzato, che l’animale manifesta leccandosi o mordicchiandosi in uno specifico punto del corpo.
Infatti l’area interessata dal morso della zecca può presentarsi infiammata e arrossata e, se il parassita si è staccato, può talvolta essere presente una piccola emorragia locale.
Oltre al prurito locale, possono essere presenti altri sintomi aspecifici e generici come febbre, anoressia, letargia.
Rimuovere le zecche al gatto: no a comportamenti improvvisati e fai-da-te
Se non si ha dimestichezza con la rimozione manuale delle zecche è bene evitare di improvvisare e chiedere consiglio al proprio Veterinario di fiducia oppure, in caso di impossibilità, informarsi preventivamente leggendo qualche articolo o guardando qualche video dimostrativo online.
Alcuni comuni comportamenti sono errati e non andrebbero mai messi in pratica, come:
- irrorare la zecca con olio, alcool, acqua ossigenata, benzina, acetone, ammoniaca o qualsiasi altra sostanza
- rimuovere la zecca a mani nude
- schiacciare o bruciare la zecca
- schiacciare la zecca dopo averla rimossa
- buttare la zecca nella spazzatura.
Come togliere le zecche ai gatti?
Partiamo dal presupposto che, una volta individuata la zecca sul corpo dell’animale, è consigliabile rimuoverla il prima possibile onde evitare che questa possa tramettere eventuali agenti patogeni responsabili di malattie ben più gravi della parassitosi in sé e per sé.
Quindi è importante agire tempestivamente, portando immediatamente il gatto dal Veterinario o, se impossibilitati, procedendo alla rimozione manuale del parassita.
Si consiglia di essere in due persone e di procedere come segue:
- preparare prima tutto l’occorrente necessario: guanti, pinzette o uncino rimuovi-zecca e soluzione disinfettante
- sistemarsi con il gatto in un luogo tranquillo e privo di vie di fuga
- se possibile, è consigliabile “contenere” il gatto, avvolgendolo in una coperta e lasciando scoperta solo la parte interessata, questo per limitare la possibilità di fuga e il rischio che possa graffiare nel caso sia spaventato
- mentre una persona tiene fermo il gatto e cerca di distrarlo accarezzandolo sul capo o sotto il mento, l’altra procede con la pinzetta o l’uncino ad afferrare la testa della zecca, rimanendo il più possibile adesi alla cute, e a rimuoverla tirandola e contemporaneamente ruotandola
- disinfettare l’area una volta rimosso il parassita.
Dopo la rimozione, la zecca non va buttata nella spazzatura perché potrebbe facilmente sopravvivere e reinfestare uomo e animali. Meglio chiuderla preventivamente in un barattolo ermetico prima di buttarla.
Cosa fare dopo aver rimosso il parassita?
Dopo aver rimosso la zecca e aver disinfettato la pelle nel punto in cui questa era attaccata, è consigliabile procedere all’applicazione di un antiparassitario specifico, in modo che le eventuali forme immature ancora presenti sul corpo vengano prontamente eliminate.
Possono essere utilizzati antiparassitari ad uso esterno come spray, pipette o spot-on o collari oppure ad uso orale come compresse o tavolette.
Si consiglia di annotare la data di rimozione della zecca sul libretto sanitario del gatto e contattare il Veterinario, il quale indicherà come procedere successivamente.
Infine, è opportuno procedere ad una bonifica ambientale, pulendo e sanificando accuratamente tutti gli ambienti dove era solito soggiornare l’animale infestato.
In conclusione…
Come togliere le zecche ai gatti? Innanzitutto calma e sangue freddo!