I vermi tondi del cane e del gatto: conoscerli per prevenirli

I vermi tondi del cane e del gatto sono solo alcuni dei tanti parassiti intestinali che possono colpire queste specie animali e alcuni di essi possono trasmettersi anche all’uomo. È dunque fondamentale assicurare a cani e gatti adeguate misure di prevenzione nei confronti di questi parassiti e debellarli rapidamente in caso vengano diagnosticati. Per garantire ciò è però necessario conoscere questi parassiti, sapere come si trasmettono e che tipo di sintomi causano.

Ascaridi: i più diffusi vermi del cane e del gatto

I più diffusi vermi del cane e del gatto sono gli ascaridi che si localizzano nell’intestino tenue dell’ospite.

Appartengono a questo gruppo:

  • Toxocara canis che può infestare cani e volpi
  • Toxocara cati che può infestare i gatti
  • Toxascaris leonina che può infestare cani, gatti e volpi.

Allo stadio adulto possono raggiungere dimensioni notevoli (fino a 10-15 cm di lunghezza) e hanno un aspetto simile a quello degli spaghetti.

Nei cuccioli di cane e gatto possono causare gravi infestazioni accompagnate da sintomi gastro-enterici quali diarrea e feci molli, vomito, pancia gonfia e cachessia.

vermi cane gatto 3 - Teknofarma

Talvolta, quando la carica parassitaria è molto elevata, possono addirittura causare un invaginamento, una grave patologia che necessita di un intervento chirurgico urgente.

Cuccioli e gattini possono risultare gravemente infestati già in tenera età poiché possono contrarre il parassita prima della nascita quando sono ancora in utero o successivamente con l’allattamento.

Per questo motivo, l’ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) consiglia di iniziare a somministrare un vermifugo per cuccioli e gattini attivo nei confronti di questi parassiti nelle prime settimane di vita (14 giorni nel cane, 3 settimane nel gatto) e ripeterlo ad intervalli di 15 giorni fino a due settimane dopo lo svezzamento, quindi ogni mese per 6 mesi.

Inoltre, cagne e gatte in lattazione dovrebbero essere trattate in concomitanza al primo trattamento effettuato sui cuccioli e gattini.

Anche gli adulti possono essere colpiti da ascaridiosi tuttavia, se il loro sistema immunitario è pienamente efficiente, è improbabile che manifestino segni clinici. Talvolta l’unico sintomo ascrivibile alla presenza di questi vermi nel cane e nel gatto è l’odore di aglio dell’alito (quello che viene definito dai Veterinari “alito agliaceo”). Occasionalmente si può osservare la presenza di uno o pochi vermi nelle feci del cane o del gatto o, più raramente, nel vomito.

Tuttavia, è stato dimostrato che un aumento della frequenza dei trattamenti antielmintici nei soggetti adulti riduce il tasso di positività in tutti gli animali in generale. Per questo motivo, l’ESCCAP raccomanda di sverminare i soggetti adulti almeno 4 volte all’anno. Nel caso in cui un proprietario decida di non seguire questa raccomandazione, allora è consigliabile effettuare l’esame delle feci mensilmente o trimestralmente.

 

vermi cane gatto 2 1 - Teknofarma

È possibile per questo tipo di vermi del cane e del gatto la trasmissione all’uomo?

La risposta è SÌ!

 

Gli ascaridi, infatti, hanno un elevato potenziale zoonosico: l’uomo si può infestare ingerendo accidentalmente uova infestanti o consumando carne poco cotta contenente larve.

Per questo motivo è molto importante considerare con attenzione le infestazioni da ascaridi nei cani e nei gatti e nelle situazioni a rischio, ad esempio famiglie con bambini piccoli, è consigliabile somministrare l’antielmintico agli animali conviventi almeno una volta al mese.

Anchilostomi: abili “succhiatori” di sangue

Si distinguono principalmente tre specie:

  • Ancylostoma caninum che può infestare il cane
  • Ancylostoma tubaeforme che può infestare il gatto
  • Uncinaria stenocephala che può infestare il cane e raramente il gatto.

Gli anchilostomi sono piccoli vermi caratterizzati da un grosso apparato buccale con cui si ancorano alla mucosa dell’intestino tenue danneggiandone la superficie per ottenere sangue e sostanze nutritive.

Poiché cambiano spesso sito d’attacco possono causare estese lesioni della mucosa intestinale.

I sintomi più comuni causati da questi vermi nel cane e nel gatto sono rappresentati da diarrea, talvolta emorragica, e calo ponderale.

Le larve di Ancylostoma spp. possono anche penetrare la cute e da lì passare nell’intestino, pertanto possono causare lesioni cutanee soprattutto a livello dei cuscinetti plantari.

Quando l’infestazione è massiva e persistente, può essere presente anemia significativa.

Questi parassiti possono essere trasmessi, oltre che per ingestione delle larve infestanti e per penetrazione cutanea, anche attraverso il latte materno dalla mamma ai cuccioli, i quali possono presentare una grave infestazione, spesso con esito fatale.

 

Negli ambienti fortemente contaminati, possono essere necessarie ripetute somministrazioni di vermifugo per cani e gatti per riuscire a debellare questa parassitosi.

Gli anchilostomi hanno come ospiti primari cani e gatti. Tuttavia, le larve possono penetrare e migrare nella pelle umana causando la cosiddetta larva migrans cutanea, caratterizzata dalla presenza di un rash pruriginoso papulo-vescicolare transitorio nel punto di penetrazione della larva (generalmente sui piedi) e diffuse lesioni cutanee pruriginose ed eritematose.

Nell’uomo, più raramente, le larve possono migrare anche verso l’intestino, dove possono causare enterocolite eosinofilica, e nei polmoni causando occasionalmente la sindrome di Löffler, con tosse, dispnea, eosinofilia e talvolta emottisi.

 

vermi cane gatto 1 1 - Teknofarma

Tricocefali: nemici temibili e difficili da debellare

Trichuris vulpis è un verme tondo che può infestare l’intestino crasso del cane.

Una grave infestazione può essere causa di diarrea con presenza di muco e sangue nelle feci, associata a dimagrimento marcato. Con il persistere della parassitosi, possono comparire disturbi metabolici anche gravi che possono mettere a rischio la vita dell’animale.

Il trattamento terapeutico di questa parassitosi prevede ripetuti interventi di sverminazione con un vermifugo per cani attivo nei confronti di questi vermi e una terapia di supporto nei casi più gravi.

I tricocefali sono maggiormente frequenti negli ambienti sovraffollati quali canili, allevamenti e rifugi, che possono essere contaminati in maniera considerevole e persistente dalle uova di questi parassiti. In questi casi il controllo può essere piuttosto complesso perché i cani, rimanendo nello stesso ambiente, possono continuamente reinfestarsi. Dunque, gli animali andrebbero allontanati dalle aree contaminate e queste dovrebbero essere sottoposte ad approfondita pulizia e bonifica, poiché le uova sono molto resistenti e difficili da eliminare.

In conclusione

Riassumendo, è molto importante sapere che esistono i vermi tondi del cane e del gatto, che sono molto diffusi anche se spesso non si vedono e soprattutto che alcuni possono trasmettersi all’uomo con gravi ripercussioni sulla sua salute. Dunque, è proprio dalla consapevolezza di ciò che nasce la necessità di proteggersi e di proteggere adeguatamente i nostri animali da questi invisibili nemici con adeguate misure igieniche e l’utilizzo di specifici farmaci antielmintici. Per maggiori informazioni su queste patologie, è possibile consultare il sito dell’ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites) e, in modo particolare, le linee guida sul controllo delle verminosi nel cane e nel gatto.
Torna in alto