Nel gatto le infezioni delle prime vie respiratorie (URTD, Upper Respiratory Tract Disease) sono molto comuni. Il 90% circa di queste infezioni è causato dal Calici Virus Felino (FCV) e dall’Herpes Virus Felino (FHV).
Vediamo di cosa si tratta.
Calici Virus ed Herpes Virus: che cosa sono?
Calici Virus Felino (FCV)
Il Calici Virus Felino (FCV, Feline Calicivirus) è un piccolo virus a RNA a diffusione cosmopolita.
Si trasmette principalmente per via oro-nasale tramite il contatto diretto con gatti con infezione in fase acuta oppure con gatti portatori asintomatici.
Proprio in questi soggetti il virus è in grado di persistere nei tessuti, in particolare a livello tonsillare, e da qui essere eliminato in maniera continuativa, determinando la diffusione e la sopravvivenza virale nell’ambiente.
Alcuni gatti possono rimanere portatori per settimane, anni o addirittura per tutta la vita in assenza di sintomatologia clinica.
Herpes Virus Felino di tipo 1 (FHV-1)
L’Herpes Virus Felino di tipo 1 (FHV-1) è un virus a DNA responsabile della cosiddetta rinotracheite virale del gatto.
Il virus viene eliminato nell’ambiente da soggetti infetti (malati e portatori) attraverso le secrezioni oculari, nasali e faringee.
Inoltre, può essere trasmesso dalla madre ai gattini per via verticale durante la gravidanza, dopo il parto o tra le 2 e 12 settimane di vita, cioè quando svanisce l’immunità colostrale.
Un aspetto particolare e caratteristico delle infezioni erpetiche è rappresentato dal fenomeno della cosiddetta latenza: il virus è in grado di rimanere localizzato in forma inerte in certi distretti dell’organismo (ad esempio gangli del trigemino, nervi ottici, ghiandole lacrimali) e riattivarsi in presenza di condizioni stressanti quali ad esempio trattamenti con corticosteroidi, gravidanza e lattazione o in concomitanza alla presenza di patologie immunosoppressive.
A differenza di quanto si osserva nell’infezione sostenuta da FCV dove lo stato di portatore è caratterizzato dalla persistenza e dalla continua eliminazione del virus nell’ambiente esterno, nel caso di FHV-1 l’escrezione virale avviene in forma intermittente e soltanto durante le fasi di riattivazione del virus.
Quali sintomi causano FCV e FHV-1?
I gatti giovani, stressati o immunodepressi sono quelli con le maggiori probabilità di sviluppare una sintomatologia conclamata.
Le manifestazioni cliniche possono essere acute, croniche e intermittenti oppure croniche e persistenti. La più frequente è la forma acuta.
Calici Virus Felino (FCV)
L’infezione da FCV si manifesta determinando la comparsa di sintomi a carico delle vie respiratorie superiori: scolo nasale, starnuti, tosse e difficoltà respiratorie nei casi più gravi.
Sono frequenti anche sintomi a carico dell’occhio quali congiuntivite, blefarospasmo (ammiccamento e chiusura involontaria della palpebra) e chemosi (gonfiore congiuntivale).
Inoltre, spesso si osservano lesioni a livello del cavo orale (palato, gengive, lingua), con quadri di stomatite, anche con gravi ulcerazioni.
Herpes Virus Felino (FHV-1)
Sebbene la sintomatologia possa manifestarsi con quadri clinici diversi, la rinotracheite virale nella maggior parte dei casi si manifesta con comparsa di sintomi respiratori caratterizzati da starnuti, scolo sieroso nasale e oculare, febbre e anoressia.
A queste manifestazioni può seguire la comparsa di congiuntivite, inizialmente sierosa, che spesso evolve in mucopurulenta.
Nei soggetti molto giovani non sono infrequenti quadri di cheratite di gravità variabile, complicati da infezioni batteriche secondarie e caratterizzati da ulcere corneali e lesioni congiuntivali.
Nelle fasi croniche dell’infezione e nei portatori asintomatici, talvolta la presenza del virus può dare origine a forme cliniche rare ma spesso molto gravi, come patologie cutanee o aborto in gatte gravide.
Come si diagnosticano FCV e FHV-1?
Come abbiamo accennato all’inizio, FCV e FHV-1 sono i principali virus responsabili del “complesso delle infezioni delle prime vie respiratorie” (URTD, Upper Respiratory Tract Disease) del gatto, insieme ad altri microrganismi (perlopiù batteri), e spesso sono presenti contemporaneamente nello stesso soggetto.
La diagnosi clinica si basa sul riscontro di segni clinici oculo-nasali (congiuntivite, scolo oculo-nasale, starnuti) e a livello orale (stomatite).
Tuttavia, la diagnosi di certezza non può essere formulata soltanto sulla base dell’anamnesi e dei riscontri clinici, poiché mancano sintomi clinici patognomonici, cioè specifici ed esclusivi di queste infezioni virali, che permettano di differenziare questi virus da altri microrganismi responsabili di patologie respiratorie.
Ne consegue il ricorso ad esami di laboratorio specifici. La PCR, una tecnica di biologia molecolare applicabile direttamente a partire da tamponi congiuntivali e oro-faringei, costituisce la metodica più sensibile e di rapida esecuzione.
Terapia per FCV e FHV-1
Nella maggior parte dei gatti, la sintomatologia è autolimitante.
Se necessario, si può ricorrere alla prescrizione di una terapia di sostegno, volta soprattutto al mantenimento di un adeguato stato di idratazione e nutrizione.
Occhi e naso devono essere mantenuti puliti dalle secrezioni e dagli essudati disseccati.
L’aerosol con soluzione fisiologica, se ben tollerato dal gatto, può essere utile per fluidificare le secrezioni e favorirne l’eliminazione.
La terapia antibiotica è indicata in quei soggetti che manifestano segni clinici di infezioni batteriche di irruzione secondaria.
Alcuni studi hanno dimostrato che l’utilizzo di un mangime complementare a base di lisina e lattoferrina può essere di beneficio ai gatti colpiti da FCV e FHV-1, riducendo la sintomatologia clinica e la diffusione virale nell’ambiente.
Per maggiori informazioni consulta le pagine:
Prognosi di FCV e FHV-1
Calici Virus Felino (FCV)
Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno ed eventuali complicazioni possono derivare da contemporanee infezioni da parte di virus immunosoppressori (ad esempio FIV, virus dell’immunodeficienza felina e FeLV, virus della leucemia felina) e/o batteri di irruzione secondaria (ad esempio Chlamydophila felis).
Herpes Virus Felino (FHV-1)
Nella maggior parte dei soggetti colpiti, i segni clinici della rinotracheite scompaiono entro 2-3 settimane.
Tuttavia, il processo infiammatorio può indurre un danno permanente, predisponendo il gatto in età adulta allo sviluppo di riniti, sinusiti e congiuntiviti batteriche croniche.
Alcuni gatti che guariscono dalla fase acuta di queste malattie virali possono manifestare recidive periodiche, di solito in concomitanza di eventi stressanti o immunodepressivi.
Profilassi per FCV e FHV-1
La rinotracheite felina sostenuta dall’Herpesvirus felino di tipo 1 e l’infezione da Calicivirus felino rappresentano oltre il 90% delle affezioni respiratorie superiori del gatto e molto spesso sono presenti contemporaneamente.
Il rischio di esposizione ad entrambi i virus è molto elevato, dal momento che entrambi i patogeni sono ampiamente diffusi nella popolazione felina.
Di conseguenza, è buona norma vaccinare tutti i gattini e richiamare la vaccinazione anche nei soggetti adulti.
I vaccini contro FCV e FHV-1 sono disponibili per uso iniettabile e sono in prevalenza commercializzati in forma di vaccini polivalenti.
Questi vaccini, pur non essendo in grado di evitare del tutto l’infezione, riescono a ridurre l’entità della sintomatologia clinica.
Per maggiori informazioni sulle vaccinazioni del gatto, è possibile consultare le linee guida vaccinali del gruppo di studio WSAVA (World Small Animal Veterinary Association).
In conclusione
Riassumendo:
Se l’animale presenta sintomi riconducibili alla patologia o al disturbo qui presentati, rivolgersi al proprio Medico Veterinario di fiducia.