Micosi cutanee del cane e del gatto

Le micosi cutanee sono patologie molto frequenti nel cane e nel gatto. Spesso colpiscono animali immunodepressi e rappresentano un reale problema perché costituiscono una zoonosi, cioè sono trasmissibili all’uomo, soprattutto agli anziani, ai bambini e alle persone con sistema immunitario inefficiente.

Che cos’è la micosi cutanea del cane e del gatto?

La micosi cutanea (o dermatofitosi), conosciuta volgarmente con il termine tigna del cane e del gatto, è un’infezione sostenuta da funghi patogeni (dermatofiti) che si sviluppa a livello della cute.

È principalmente causata da:

  • Microsporum canis
  • Microsporum gypseum
  • Trichophyton mentagrophytes.

Quali sono i soggetti più colpiti?

Sono principalmente colpiti animali:

  • giovani, perlopiù nei primi due anni di vita
  • immunodepressi
  • che vivono in condizioni di sovraffollamento (ad esempio in canili, gattili, allevamenti)
  • che presentano carenze nutrizionali
  • che vivono in luoghi con clima caldo e umido.

Tra le razze predisposte ci sono il Persiano per il gatto e lo Yorkshire terrier per il cane.

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Come si trasmette la micosi?

La trasmissione dei funghi avviene per contatto diretto tra un animale infetto e uno sano oppure tramite oggetti contaminati.

Una volta adese alla cute, le spore fungine germinano penetrando lo strato corneo e invadendo le strutture cheratinizzate.

Le ife fungine crescono lungo il fusto pilifero e formano a loro volta le spore che cadendo contaminano l’ambiente.

Alcune spore sono molto resistenti e possono permanere nell’ambiente fino a 18 mesi.

L’uomo può prendere i funghi da cani e gatti?

La risposta è sì: i funghi del cane e del gatto costituiscono una zoonosi, cioè sono trasmissibili all’uomo, in particolare a persone con un sistema immunitario non pienamente efficiente come bambini, anziani o soggetti immunodepressi.

Quando in casa ci sono queste persone, oltre a limitare i contatti con l’animale infetto, è fondamentale mettere in atto una bonifica ambientale, utilizzando l’aspirapolvere e lavando le superfici con disinfettanti ad attività fungicida come la candeggina.

Come si presentano le lesioni?

Le lesioni compaiono dopo circa 7-21 giorni dal contatto con le spore e possono ampliarsi localmente fino a 6-8 settimane per poi ridursi progressivamente e scomparire negli animali sani e immunocompetenti nel giro di 14 settimane circa.

Negli animali immunodepressi, invece, le lesioni tendono ad estendersi su tutto il corpo causando ampie aree di alopecia, poiché i funghi, nutrendosi di cheratina, determinano fragilità dei peli che si spezzano.

Di solito il prurito è lieve o addirittura assente. Le lesioni si trovano principalmente sulla testa (padiglione auricolare, tempie e naso) e sulle estremità degli arti.

 Microsporum gypseum sovente può causare tipiche lesioni nodulari o a placca chiamate kerion, localizzate a livello delle zampe o del muso, spesso accompagnate da fuoriuscita di materiale essudativo.

Come si diagnostica la micosi?

Per la diagnosi di dermatofitosi nel cane e nel gatto ci si può avvalere di diverse indagini:

  • esame con lampada di Wood (lampada UV utilizzata per evidenziare alcune infezioni da funghi: in caso di positività si evidenzia una fluorescenza gialla)
  • esame tricoscopico (analisi diretta del pelo al microscopio)
  • esame citologico (soprattutto in presenza di kerion)
  • esame colturale su terreno DTM (per maggiori informazioni consulta la pagina DTM, Dermatophyte Test Medium)
  • PCR
  • biopsia cutanea (riservata a lesioni che non guariscono, noduli o lesioni inusuali).
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Come si cura la micosi?

La cura per la micosi cutanea del cane e del gatto può prevedere esclusivamente la terapia topica oppure un’associazione di terapia topica e sistemica.

 

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Terapia topica

La terapia topica può essere utilizzata da sola quando si è in presenza di lesioni singole o in associazione alla terapia sistemica in tutti gli altri casi. Comunque va effettuata sempre perchè limita la contaminazione ambientale delle spore e, dunque, limita il rischio di contagio per l’uomo. Si effettua con shampoo e toccature sulla lesione, 2-3 volte alla settimana, dopo aver grossolanamente tagliato il pelo alla periferia delle lesioni. Solitamente si utilizzano prodotti sotto forma di shampoo o schiuma a base di principi attivi antifungini come l’econazolo o anche disinfettanti come la clorexidina.  

 

Terapia sistemica

La terapia sistemica è indicata in caso di lesioni multifocali in animali a pelo lungo e lesioni non responsive dopo 2-4 settimane di terapia topica.

Si possono utilizzare diversi principi attivi, tra cui l’itraconazolo.

Cani e gatti immunodepressi hanno tempi di guarigione più lunghi e sono più suscettibili a contrarre le micosi e a reinfettarsi. Per questo motivo, in questi animali è consigliabile associare alla terapia un’integrazione nutrizionale con mangimi complementari dalle proprietà immuno-modulanti, come Stimulfos Pet Line, che sostengono il sistema immunitario e la risposta immunitaria cellulo-mediata.

In conclusione

La micosi cutanea del cane e del gatto deve essere diagnosticata e trattata precocemente perché è trasmissibile all’uomo e altamente contagiosa, soprattutto per i soggetti immunodepressi, gli anziani e i bambini.

La terapia può essere esclusivamente topica oppure topica e sistemica. In presenza di un animale infetto, è fondamentale la bonifica degli ambienti in cui vive, per ridurre la contaminazione ambientale delle spore fungine e, dunque, limitare il rischio di contagio all’uomo e ad altri animali.

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